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Da sinistra: Miki, Sayo, Mikoto, Arashi, Yuko e Oriha. |
Ma perché? Perché Shouji Sato (che da adesso chiamerò Inazuma) è uno dei miei disegnatori preferiti. Non so perché, però boh, dopo aver visto le sue tavole in HOTD, l'ho apprezzato tantissimo.
In particolare per lo stile, è una bellezza! Per i dettagli, perché raramente si vedono tavole sue mezze vuote nello scenario, e in più perché è dannatamente minuzioso. Insomma cura molto il tutto, basti pensare ai volti, alle espressioni e tutto il resto (ovvio che ogni tanto qualche svista c'è).
Comunque sia ho aspettato un casino a prendermi sta serie. Ho aspettato perché non avevo ben compreso che cavolo era, e poi perché stavo seguendo altro (c'è da dire che in fumetteria dove vado di solito la trovavo male). Ho aspettato l'anime per procurarmi il manga. Ho visto i primi episodi, mi intrippava, ma allo stesso tempo lo trovavo un po' tirato via (e quelle dannate censure?). Ho letto che mancava mezza roba rispetto al manga... quindi ho pensato bene di interrompere la visione e di passare alla lettura. Volevo vedere se effettivamente era un qualcosa di realmente tirato via anche nell'originale, oppure una conversione animata non delle migliori. E fortunatamente è la seconda. Dell'anime non parlerò in questo articolo, alla sua conclusione ci sarà la recensione, questa è quella dell'originale, del manga! Aggiungo senza giri di parole e in maniera limpida, che l'anime non è mai ai livelli del manga almeno per ora (se non fosse stato chiaro da quello scritto poco fa).
AVVISO! LO SPOILER È MINIMO O INESISTENTE! POTETE STARE TRANQUILLE/I. Non voglio di certo rovinare la lettura!
Ricordate! Questa non è una classica breve recensione, per quelle ci sono altri siti! Questa è una recensione alla Stay! \(^ _ ^)/
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Mikoto Kiba! |
Comunque sia Inazuma dopo il successo di HOTD ha intrapreso dei progetti propri. Alcuni inediti in Italia. Ma diciamo che il suo progetto principale è proprio Triage X.
Se in HOTD era solo disegnatore, qui è tutto! E devo dire che anche come writer se la cava benissimo! Sia chiaro c'è qualcosa in comune con HOTD, l'impronta trash e alcune cose un po' esagerate. Strizza anch'esso l'occhio ai b-movie... Ma sono anche tante le cose diverse (tra tutte, personaggi caratterizzati ad arte)!
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Mikoto di Triage X a sinistra, Rei di HOTD a destra. |
Questi giustizieri , chiamati Black Label,sono persone comuni che però hanno visto le loro vite stravolte da un qualcosa che li ha portati a fare una scelta. Ognuno ha la propria personalità e ha le proprie ragioni per condurre adesso questo tipo di vita. Hanno però tutti qualcosa, o meglio qualcuno in comune: il dottor Mochizuki.
Il dottor Mochizuki è il fondatore della Black Label, e il capo del Mochizuki General Hospital. Cosa lo ha portato a formare un gruppo di giustizieri, di assassini? Tante cose che lo hanno stravolto nel profondo. E che gli hanno fatto gridare un basta! "se la legge ha le mani legate, allora ci dovrà essere qualcuno che prenda il suo posto".
Lo scopo della Black Label è quindi quello di salvaguardare il bene dal male, senza legge e senza restrizioni. Ma resta ambientato nella realtà. Non ci sono elementi fantasy, come demoni, draghi e simili, il male è l'uomo.
Come avrete capito, le analogie della serie con termini medici sono tante, così come i protagonisti stessi.
Non ci troviamo difronte all'opera con protagonisti tutti liceali, o simili, qui è un gran mischione. Si va dalla idol, al liceale, fino alla chirurga, passando da anestesista e infermiera. E ognuno è fatto dannatamente bene.
Ognuno è caratterizzato in maniera esemplare, anche quello che a prima vista può sembrare l'idiota di turno, nelle pagine successive ci fa' capire che ci siamo sbagliati.
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Sayo Hitsugi! Una furia! |
Arashi Mikami: l'unico operativo di sesso maschile della Black Label. Liceale, non vi racconto la sua storia perché non spoilero. Ma diciamo che è affascinante e casinista fin dal principio. Se può sembrare scontato a tratti, vi farà ricredere sul suo conto poco dopo. C'è da dire che alle prime può sembrare il personaggio principale della storia,in realtà,avanzando con la lettura,ci renderemo conto che è totalmente sbagliato pensare esista un solo protagonista. Ma nel caso è lui, insieme a...
Mikoto Kiba: una ragazza liceale, da un carattere abbastanza rabbioso, proveniente da una famiglia della Yakuza. Può ricordare caratterialmente Kaname Chidori di Full Metal Panic. Ma come detto in precedenza, non sono mai scontati questi protagonisti, può sembrare alle volte, ma... mi ripeto, girata pagina ci faranno ricredere sul loro conto! È la senpai di Arashi, e questa coppia forma il secondo gruppo della Black Label insieme a...
Oriha Nashida: terzo membro dell' "Ampoule One", il secondo gruppo della Black Label. La piccola del gruppo. Una idol in ascesa. Tra tutti forse è quella un pochino più debole come caratterizzazione, probabilmente perché risulta un po' troppo forzata per rispettare quegli standard imposti dal genere. Aggiungo che al giorno d'oggi proporre una caratterizzazione mai vista, è impossibile, si può fare un mischia quello e quell'altro, ma caratterizzare un qualcosa di unico e nuovo... su è impossibile. E poi noi seguiamo sta roba, roba che alla fine ci propone le stesse personalità in veste diversa. Ma ci piace, quanti Squall Leonhart e Cloud Strife abbiamo seguito e continuiamo a seguire? Comunque la piccola, e maggiorata per la sua età, Oriha saprà stupirci in più occasioni! E con questi 3 si conclude l'Ampoule One, il secondo gruppo della Black Label... Il primo gruppo, i veterani, o meglio dire le veterane, che prende il nome di "Ampoule Zero" è composto da...
Yuko Sagiri: la tettona! Così viene chiamata da tanti! Ma è quel genere di personaggio? Cioè quel personaggio che è tutta oppai e zero sostanza? Assolutamente no! Anzi, ha le tette enormi ma è quella che si potrebbe chiamare capo! Dirige le operazioni sul campo, ma anche all'ospedale in quanto è un chirurgo eccezionale. Per non rovinare l'analogia medica del chirurgo... indovinate qual'è la sua arma? Secondo voi una pistola? Un mitra? Ovvio che no.......... Una KATANA! Dirò la verità, nella sua tenuta da battaglia può ricordare vagamente la sposa di Kill Bill! Lo vedo un po' come omaggio a quel pulp tarantiniano presente in dosi elevate in questo manga. Yuko è una forza, cinica, fredda, ma anche giocherellona. Caratterialmente non è ancora ben definibile, in quanto non è ancora arrivato il suo turno di main story nel manga. Insieme a lei, troviamo...
Saiyo Hitsugi: la mia preferira! Saiyo al mio avviso è il personaggio più particolare fin'ora tra i presenti. Non voglio spoilerare nulla, ma state attenti alla violenza di questa infermiera. È caratterizzata in modo sopraffino, ed è una sorpresa dietro l'altra. E a concludere l' Ampoule Zero c'è...
Miki Tsurugi: L'anestesista, forse il personaggio che ancora non ha detto molto. Bisogna evidentemente darle ancora tempo. Per ora non ha spiccato particolarmente e si sa ben poco su di lei al momento. Ma visto l'andazzo presumo non deluderà.
Oltre i 2 team, e il dottor Mochizuki, nella Black Label c'è un'altro personaggio Fiona Ran Winchester. Lei è l'assistente del dottore, il suo ruolo è la parte logistica. Svolge la funzione di trovare informazioni, equipaggiamento e vari. Al momento è ancora avvolta da un manto di mistero.
Tutti i personaggi della Black Label sono legati dal dottor Mochizuki, e la sede dei team è il Mochizuki general Hospital.
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Miki, Sayo, Oriha e Mikoto. |
Anche per loro è stato fatto un gran lavoro, non eccelso come per i protagonisti, ma nemmeno deplorevole. Certo, ci sono quelli che definirei mid boss, che sono buttati lì a casaccio come è giusto che sia, ma ci sono anche personaggioni come "Fever" (rovinata nell'anime) e altri che non cito per spoiler. Mentre i personaggi secondari sono nella media, e ci sono i clichè, ma secondo me ci devono essere. Anche se tra i secondari c'è chi sorprende. Non è di certo Hinako Kominato XD, ma mi andava di citarla per via del nome che fa' piegare.
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Mikoto con la nemica "Fever". |
Quindi si fa' seguire con interesse, vuoi per i relativi personaggi che prende di mira, vuoi per la curiosità di scoprire dove porta.
Come accennato in precedenza, il tutto assume un' alta atmosfera trash, ma molto distante a quella, se si vuol dire, fin troppo marcata di HOTD. In effetti con il parente, condivide il disegnatore, un po' di trash e qualche cosa di esagerato, ma finisce lì. Non c'è la stupidità che è presente nell'opera zombesca, dove c'erano personaggi che erano abbastanza ridicoli in più casi, o situazioni che avevano dell'assurdo tale da cadere nel ridicolo.
Anche il pulp è bello presente, come detto prima quasi tarantiniano, insieme allo humour nero, e uno humour più classico. Ci sono scene action che hanno dell'incredibile, come se fossero uscite dal blockbuster holliwoodiano (è ancora corretto dirlo?) di turno. Quindi si esagera su queste cose in più di un frangente, ma è proprio quell'epicità e spettacolarità che rende il tutto ancora più accattivante e i personaggi memorabili. E fondendo questi elementi, si ha quella fragranza che si trova nei b-movie (tra l'altro sono grandi i b-movie). Ma detto questo può sembrare che da come lo abbia descritto, forse vuole puntare a essere un'opera seria, che si prende sul serio... ed è così?
Ovviamente no! Come ci si poteva aspettare da un burlone come Inazuma! Ma è riuscito a fare un qualcosa di altamente difficile. In effetti il manga non si prende mai sul serio, eppure allo stesso tempo da' quella sensazione. E senza accorgersene va ad affrontare delle tematiche non certo allegre, ma drammatiche a bestia proprio. E lo fa' sempre con quell'aria disinvolta, e ci riesce. E riflettendoci non è cosa semplice, per nulla, visto di quello che tratta con cotanta nonchalance. Non lo fa' pesare lì per lì, ma solo con una riflessione si riesce a capire di come magistralmente riesce il tutto. Riesce a mischiare perfettamente quelli che sono serietà, humour nero e humour "da manga", insieme, senza essere mai così scontato, tutto è amalgamato in modo eccelso.
Tutte le 5 immagini sono prese dal manga, provengono dal volume 1 dell'edizione italiana curata da Planet Manga. I diritti sono della Panini Comics, il loro scopo è solo illustrativo. |
Oltre questo è un maniaco dei particolari, anche questi sono molto presenti, ci sono molti dettagli anche nei vestiti/accessori, e anche in una semplice arma o veicolo. Insomma è minuzioso. E per i fondali? Stessa cosa. Infatti sono pieni dov'è richiesto, e non sono lasciati al caso come succede in molti manga.
Ma un altra cosa che gli riesce in modo egregio è la fotografia. Parlare di fotografia in un manga è strano (e forse nemmeno corretto definirla tale), eppure leggendo o guardando le tavole di Triage X, non se ne può non parlare. La prospettiva in cui ogni scena prende vita, è altamente cinematografica, e mai lasciata al caso, questa è un'altra cosa che gioca a sua favore. Usata anche per quello che può essere chiamato "fanservice", ma che a parer mio non lo è in questa opera. Chi ha letto i miei articoli su DxD saprà come vedo il fanservice, ma per chi non li ha letti (provveda) il mio punto di vista su esso è facile:
In realtà non è fanservice se la cosa è voluta, o se la sua presenza è una componente che insieme ad altre crea l'opera stessa. Diventa fanservice, quando la cosa è forzata e non c'entra nulla con l'opera in questione.
Per dire, l'anime, riprende dove può la fotografia del manga, questo dovrebbe far pensare a che lavoro è stato svolto per essa!
L'edizione italiana del manga è al volume 9 (uscito da poco) attualmente. Ed è curata dalla Panini, nella divisione Planet Manga. I volumi hanno una cadenza di uscita irregolare, in quanto vanno praticamente a pari passo con le uscite giapponesi. Ne escono mediamente 2-3 l'anno. Per questa edizione, disponibile sono in fumetteria e nello shop online, è stata scelta una carta di qualità superiore, non si avranno mai le dita macchiate di inchiostro ;), e ha la sovracopertina. Per la traduzione/adattamento dal giapponese è stato fatto un lavoro eccelso (di cui ho già parlato), che può essere definito esemplare. E sarebbe bello poter vedere un qualcosa di simile anche in altri manga dove invece non c'è la stessa cura (mi riferisco in generale a tutte le case editrici). L'unica pecca dell'edizione, è che visto il costo elevato (5,90€ dal n.1 al 5, e 6,50€ dal 6 in poi), sarebbe stato carino avere anche la copertina a colori, così come le pagine che nascono tali. Queste pagine non sono tante (anzi, rare, ma proprio rare rare), e purtroppo qui sono in bianco e nero. Non so se nei tankobon originali jappi, ci sia il colore, fatto sta che almeno nell'edizione presente su Monthly Dragon Age, c'è. Rimane comunque una grande edizione che merita tantissimo soltanto per l'adattamento! Mi congratulo pubblicamente con il team guidato da Marco Ricompensa che ne cura l'edizione.
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Yuko nella sua tenuta da battaglia! |
Accendete il motore! A tutto gas!
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I due pseudo protagonisti tra i protagonisti. Arashi e Mikoto! |
Piccola indicazione sulla prossima recensione, vi dico subito che è un manga, ed è uscito da poco... Avete mai sentito il cosmo dentro di voi?
Stay "On Call"!
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Saluti anche da Hinako Kominato, la volevo infilare! |