domenica 7 giugno 2015

[MANGA] I Cavalieri Dello Zodiaco - Saintia Sho. Vediamo com'è questo nuovo manga tutto al femminile!


Ciao lettori/lettrici! Sono sempre io, il buon Stay. Dopo la recensione del manga di Triage X, anche questa volta scriverò di un manga edito dalla Planet Manga (no se me lo chiedete, non mi pagano). Lo so, è passato un po' di tempo dal mio ultimo articolo, ma ho molti impegni e non sempre riesco a dedicare al blog il tempo che si merita. E a dirla tutta... ecco ne ho aggiunto uno nuovo, che richiede molto tempo e perseveranza e che riguarda anche tanti di voi.

Comunque sia, oggi mi occuperò di questo nuovo manga fresco fresco di pubblicazione nel nostro vecchio paese. L'ennesimo spin off de I Cavalieri Dello Zodiaco, Saintia Sho. Un progetto devo dire particolare e che può lasciare perplessi e sorpresi allo stesso tempo. Della saga dei Saint Seiya ne avevo già accuratamente parlato qui, e avevo citato appunto questo progetto, un progetto che non nego mi aveva incuriosito. COME AL SOLITO NON CONTIENE SPOILER! Quindi tranquille/i!


Albo alla mano, la mia curiosità ha trovato presto risposta. E devo dire che ci sono cose sia interessanti che scontate.

Questa saga, è una saga che ha avuto un mucchio di spin off ed è stata abusata con potenza. La nuova serie Saintia Sho si differenzia senz'altro dal resto per un piccolo particolare. O forse farei meglio a dire grande particolare: ci sono le cavaliere! I protagonisti non sono più Seiya e company, ma Sho, e presumo le sue compagne. Ad una prima lettura può risultare uno shojo a dirla tutta, e non lo sparo a caso perché la protagonista è una ragazza... con seghe mentali da ragazza. Non sono di certo un tipo di persona ottusa! Ma sparo questo perché dalla lettura si evince che la novella punta proprio su questo aspetto, ovvero avere una visione del gentil sesso su quello che prima abbiamo sempre visto con occhi maschili. Quindi sì, mi viene da dire che è molto più indirizzato ad un pubblico femminile che maschile.

Detto questo, anche io che sono un ragazzo non disprezzo questa proposta. In fondo nella serie non abbiamo mai visto le vicissitudini di codesti cavalieri da un punto di vista diverso. Abbiamo conosciuto Seiya, Hyoga e combriccola varia, ma dal lato femminile... non siamo andati oltre ad una chiusa Saori Kido, una pallosa Castalia e una "non so come definirla" Shaina. Quindi da fan del franchise il progetto mi tira abbastanza, e presumo che incuriosisca altri maschietti. E aggiungo che forse è più fresco dei vari lost canvas e altri proprio per questa nuova veste.

Il progetto nasce per fare altro denaro con questo brand! Ovvio no? Ma forse a sorpresa ne è uscito qualcosa di interessante. In Giappone Saintia Sho è iniziato nel 2013 prendendo il posto dell'orrido episode G. Il soggetto si presume sia partito da Kurumada, che ne dovrebbe per lo meno aver curato la parte iniziale, ovvero dato l'input al tutto. Poi è stato affidato alle mani di Chimaki Kou (che ha curato la versione manga del robottone Gundam Wing), la quale non ho ben compreso se ha carta bianca come è stato per la Teshirogi dopo le indicazioni di Kurumada o no. Presumo di sì ma non ho l'assoluta certezza.

I tratti della Kou sono ben definiti, e riprendono a pieno lo stile originale appartenuto a Kurumada, mantenendo le proporzioni che Masami spesso... ecco... trascurava. Quindi come disegni supera di gran lunga il maestro. Gli sfondi sono abbastanza trascurati, infatti non sono curati nei dettagli e spesso sono spogli, si concentra per lo più su quello che sono i personaggi. Ne cura bene i tratti ma non si polleggia molto nei dettagli, in effetti anche i personaggi non hanno molti accessori e sono piuttosto scarni. Forse anche per via dell'epoca in cui il manga è ambientato, ovvero quella del manga originale. Belle matite, ma meno piene di quelle di Shiori che era spesso atta a riempire le tavole con molte chincaglierie.
Nel complesso il lavoro di Kou è comunque apprezzabile e tranquillo, spartano, e non nego che visionando l'albo si abbia quasi la sensazione di visualizzare un manga degli anni 80 invece che del 2013. Interessante come cosa, e forse voluta dall'autrice. Insomma non so quanto Kou ci abbia messo del suo, non la conosco abbastanza, ma sembra proprio che in quest'opera voglia ricalcare appieno lo stile del creatore.




Le immagini sono esclusivamente a scopo illustrativo, i diritti appartengono alla Panini S.P.A.

Diamo uno sguardo anche a quella che è la storia.

Diciamo che si vuole infilare nella saga principale, quella di Seiya! E come lo fa? La guerra galattica è alle porte...bla bla bla...leggetevi sto manga...bla bla bla. Insomma si inserisce con questa protagonista Sho, una normale ragazzetta. Una studentessa di arti marziali... aveva una sorella che non vede da un casino di anni, e questa cosa la tormenta. Fino a quando... Saori Kido arriva alla sua scuola per dare degli esami... e lì parte il tutto. Io non spoilero, lo sapete ormai, quindi non vado oltre.

La caratterizzazione di Sho, almeno da quello che si comprende in un unico volume, è simile a quella di Seiya per la goffaggine e anche il lato "risolutezza"... poi ho citato una sorella che non vede da anni, no?
Mentre gli altri personaggi? E boh, c'è la tizia tutta rispettina... C'è Saori Kido che pare più matura di quella Saori che inizialmente è presente nella saga principale.
E poi ci sono i cattivi che paiono usciti da Sailor Moon... ste tipe almeno nel primo volume sono state prese in prestito da lì... scostumate, ma con l'assoluta assenza dei capezzoli... Lo so, detta così suona strana, ma se vedete le tavole di ste nemiche (c'è una pagina tra le 4 nell'articolo dove ci sono)... ecco capirete che intendo quando cito la combattente che veste alla marinara.

Se non sbaglio, c'è anche un po' di casotto con il suo inserimento nel filone principale per quello che riguarda appunto Saori Kido, in effetti qui pare essere molto più saccente e meno tonta che all'inizio dell'opera originale. Sembra sapere cose che nell'originale ancora non sapeva. Quindi mi viene da pensare che appunto è stata fatta un po' di confusione su questo aspetto. Non ne sono sicuro, anche perché è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho riletto la serie principale, e quindi non mi ricordo tutto a manetta per quanto sia tra le mie preferite. Le cose magari non principali e in secondo luogo ci si scordano... poi se si è rivisto l'anime che all'inizio è molto diverso ci si confonde ancora di più. Fatto sta che questa idea di un possibile casino a livello narrativo sembra presente... se lo leggete magari vi darà la stessa mia impressione. Almeno che non mi confonda, appunto, con l'anime.

Un ragazzo per hobby colora le tavole, questa è colorata da lui.

L'edizione italiana come accennato è curata da Panini... Un trio tutto al femminile ne cura l'edizione, dalla traduttrice al supervisore. Come al solito, le pagine che erano a colori nella versione originale, da noi sono purtroppo in bianco e nero, sono poche ma dispiace sempre. Mi viene da chiedere come mai Panini non fa' come Star Comics, la quale inserisce le pagine a colori nei loro albi dove sono tali (almeno in alcuni)? Non penso che ne aumenterebbe il costo visto che comunque Star Comics e Panini hanno più o meno gli stessi prezzi. Insomma sarebbe bello no? Avere anche noi le pagine a colori. Rimane sempre però da chiedersi se nel tankobon originale siano a colori o in bianco e nero, nel secondo caso Panini ci fa' poco. Si sa solo per certo che in Jappo, nel tankobon o nel mensile su cui escono, in uno dei due o in entrambi sono a colori. Non nego che mi piacerebbe avere risposta sul fatto del "perché i colori no", anche magari da fonti ufficiali.
La cosa positiva dell'edizione, è che finalmente ci troviamo con il tankobon identico a quello jappo (colori a parte presumo), e non diviso come per episode G o la tela perduta. Quindi niente doppia copertina con la solita immagine (che sono orribili). Però con questa scelta, che ritrovo comunque giusta, le uscite sono irregolari e anche di molto. Difatti ne usciranno 2-3 all'anno, per ora pare essere un trimestrale stando a quello che c'è scritto alla fine. Complice anche il fatto che in Jappo escono mediamente 2 tankobon all'anno.
Come adattamento è stato scelto il classico per i saint. Linguaggio ricercato e assenza totale dei suffissi onorifici. Presumo forse azzeccato? Non lo so', c'è una componente school nel primo numero, ma bisogna vedere quanto sarà marcata nei successivi. Dato di fatto è che per forza di cose quando di una serie ci sono mille spin off... bisogna cercare di mantenere lo stesso adattamento, quindi alla fine è più coerente la traduzione usata.


Per concludere si può dire che alle prime armi è comunque roba già vista in altri lidi, ma non in questa serie, e allora perché seguire sto manga? Perché comunque sia ha dei buoni spunti per farsi seguire e del potenziale che a parer mio ancora non ha tirato fuori (sapete com'è? È uscito solo un volume per ora). Soprattutto questa cosa della visione femminile nell'universo creato da Kurumada è da tenere d'occhio.
Quindi clichè a parte si fa' leggere con disinvoltura ed interesse. Tanto che si vorrebbe subito il numero 2. Almeno se si è seguaci del brand è certo che sia così. Bisogna poi vedere dove sfocerà alla lunga, perché in fondo siamo solo all'inizio, ancora deve caricarsi. Ma per un inizio, non è dei peggiori.
Mi sento di dirvi di dargli una possibilità se conoscete la saga, molto probabilmente acquisterete anche il secondo. Se invece non la conoscete, forse prima di partire da questo dovreste recuperare la principale. Per un semplice fatto di conoscenza, e per non rischiare di rovinarsi quella che è una delle migliore opere manga pubblicate da sempre. Ricordo che in Saintia Sho ci sono più di un riferimento alle vicende di Seiya.

PS. Putroppo, ma me lo aspettavo, non c'è un briciolo di ecchi o fan service (T.T). Eppure c'era solo da sbizzarrirsi con la fantasia del pervertito fortunato in un qualcosa del genere! (^_^)

Una fan art! Ci stava no? Mhuahah!

Vi saluto e vi dico che prima o poi Sho tornerà in questo blog. Mentre il prossimo appuntamento con il cosmo sarà con Soul Of Gold, una volta terminato e visionato a modo.
Spero di scrivere con più frequenza, ma gli impegni sono tanti e si fa' come si può. Ricordo che ho la pagina facebook, dove ogni tanto condivido qualcosa o faccio delle piccole comunicazioni di servizio. Vi ricordo di dare la vostra preferenza nel sondaggio qui!
Il prossimo appuntamento è con... non lo so ancora... finiscono tanti anime in questo periodo. Insomma c'è tanta carne al fuoco e l'estate è alle porte!

Stay "On call!"