domenica 8 novembre 2015

[COMICS-RECENSIONE] Outcast - Il reietto. L'edizione a colori è finalmente arrivata, andiamola a scoprire. Il nuovo volto di Kyle Barnes.


Ehilà! Prima recensione/articolo con la nuova veste del blog! Are you ready? GO!

L'arrivo di Outcast nello stivale è stato strano, è stato diverso da quello che ha fatto in altre nazioni, da noi è arrivato con un'edizione unica, un'edizione in bianco e nero. Se andate a cipollare nei meandri di questo blog, trovate quello che scrissi all'epoca... ma oggi mi sento buono, e ve lo linko qui.
All'epoca, in Italia era l'unica versione, oggi no. Da Novembre (oppure in anteprima a Lucca), è finalmente arrivata la versione come l'originale americana, quella a colori. E di questa edizione parlerò.

L'edizione, come ormai tutto quello che riguarda la Sky Bound, è edita in Italia dalla saldaPress. Come per TWD e per altre collane, è a volumi, quindi niente edicola, solo fumetteria, libreria e shop online.

Ovviamente è il primo volume quello uscito di fresco. E contiene i primi 6 numeri americani (3 da edicola nostrani), anche per questa edizione, sono uscite 2 versioni, tanto per festeggiare l'inno alle variant.
C'è la versione regular, al prezzo di 14,90. Uguale identica alla versione americana.
E c'è la versione cartonata al prezzo di 19.90. Questa versione contiene anche le copertine dei 6 numeri americani.

Non so' se la versione cartonata continuerà anche con il volume 2 o è solo stata fatta per il primo numero, per quello bisognerà aspettare notizie ufficiali.

La versione cartonata, mentre ad inizio articolo la regular.
Outcast è un'opera creata da Robert Kirkman e Paul Azaceta. Il primo ne cura la parte narrativa, mentre il secondo, si occupa dei disegni. Kirkman è il creatore di molte serie di successo come TWD, e diciamo che sono anni che sorprende sempre di più con la sua mente che si può definire geniale. Paul, invece ha un enorme storico come fumettista, dalla Marvel, alla Dark Horse, fino alla Image Comics.

Per questa opera è stato scelto un terreno inesplorato per quello che riguarda i comics, o meglio un terreno che mai ha avuto una qualche serie di spicco. Outcast, narra le vicende della vita di Kyle Barnes, un uomo che ha sempre avuto a che fare con cose fuori dall'ordinario. Il tema principale di Outcast è il sacro e il profano, il bene e il male, angeli e demoni, possessioni e esorcismi. Tanti si fermerebbero a dire solo possessione, ma non è solo questo Outcast. Si potrebbe pensare che forse ne è il tema principale, ma leggendo la serie si nota subito che non è solo lui il cardine. Kirkman ha voluto salpare per un nuovo viaggio, un viaggio non semplice se ci si pensa, perché gli argomenti che tratta questa serie, sono allo stesso tempo agili, quanto pericolosi. Perché? Sono argomenti che se usati a dovere possono ricompensare in maniera atomica, ma un passo in più, e possono ricoprirti di roba marrone. Ora non penso che Kirkman abbia bisogno di mettersi i pantaloni marroni, però è meglio se sta comunque attento anche lui, basta un boccone di troppo e...

Outcast quindi tratta tematiche, serie, oscure, claustrofobiche, tematiche che vengono riportate su carta da un Paul Azaceta che le rende ancora più profonde, rendendole ancora più vive e piene. Cerca di far provare al lettore quello che i personaggi su carta provano, le emozioni, la paura e i contrasti. Spesso capiterà di sentirsi estremamente vicini a Kyle, ad Anderson e altri. Ma ho notato leggendo Outcast, che se da un lato Paul cerca con i buoni di farci immedesimare in loro, dall'altro cerca di non immedesimare mai il lettore con quello che può essere definito il cattivo. Se con Kyle, e Anderson ci vuole trasmettere le loro emozioni e sensazioni tramite il disegno, con "il cattivo" ci tiene invece a distanza. Prova quasi a spaventarci, ad allontanarci, ad avere timore di esso. Questa è una peculiarità che in pochi possono permettersi. Una peculiarità che dovrebbe far piacere le tavole di Outcast ancora di più. Tavole in cui Paul, mette tutto il suo stile (che personalmente definirei un anni 30/40 modernizzato, ma non basterebbe questo articolo per parlarne), come raramente si è visto prima.

Se prima potevamo vedere queste tavole solo in bianco e nero, con una decolorazione apposita, ora finalmente possiamo vederle con i colori. I colori sono curati da Elizabeth Breitweiser, e ci vuole poco per capire che si tratta, di una colorazione eccezionale la sua. Basta vedere i colori che abbiamo potuto vedere nelle cover, per farcene un'idea.


La prima volta che lo recensì in bianco e nero, avevo molti dubbi sulle 2 versioni, ero indeciso. Non sapevo bene qual'era la migliore, ad oggi ho trovato risposta. Senza dubbio la versione che esce vincitrice è quella originale a colori, ma spieghiamo il perché.

Per quanto l'edizione in bianco e nero, sia stata decolorata appositamente, con un metodo apposito, e quindi non con una decolorazione standard. Questo fumetto nasce per essere a colori, Paul, quando disegna le tavole, le disegna pensando che saranno colorate. Non come per TWD che nasce in bianco e nero. Di conseguenza a decolorarle, per quanto il lavoro sia fatto bene, si ha una perdita sull'impatto visivo, che è più di quella che può sembrare ad un primo sguardo.
Si perdono molte ma molte, sfumature, e anche dettagli.
In più c'è da dire, che il colore rende ancora tutto più pieno di atmosfera. Rende i momenti angoscianti, ancora più angoscianti, i momenti tranquilli ancora più tranquilli e così via.
Insomma con i colori, ci si addentra ancora di più nel mondo di Outcast, e lo potete vedere semplicemente acquistando il volume 1 e confrontandolo con la versione in bianco e nero. Ci sono solo alcune tavole in cui la versione bianco e nero non ne risente più del dovuto, e sono quelle negli interni con sfondo monocromatico. Ma anche lì il gioco che fa' il colore con i tratti della china è comunque migliore visivamente parlando.


C'è da dire che anche il ciclo narrativo di cui racconta il primo volume, è fantastico narrativamente parlando, e finita l'ultima pagina si ha quella fottuta voglia di averne dell'altro. Si iniziano a capire alcune cose, ci si fa' prendere dalla vicenda rimanendone affascinati e catturati.
L'unico difetto, è il dover attendere uno sbotto di mesi per mettere le mani sul seguito. Perché ovviamente uscirà due volte l'anno, coprendo i 12 numeri annuali americani (che ricordiamo però che in America, la sua partenza è stata irregolare). Quindi l'appuntamento con il volume 2, che conclude le prime 12 uscite di Outcast, presumo sia intorno ad Aprile.


In conclusione, l'accoppiata Kirkman - Azaceta si rivela un'accoppiata vincente, senza possibilità di ribattuta, almeno per ora. Uno è riuscito di nuovo ad approdare in una nuova landa, una landa che come al solito, diventerà fonte di ispirazione per molti. Mentre l'altro è riuscito a rendere questa, una meta ambita da tutti.
E a voi, dico soltanto, se avete iniziato l'edizione da edicola, provate a prendere il primo volume della versione a colori, non ve ne pentirete. E a voi che invece ancora non avete letto per nulla Outcast, cosa aspettate? Correte in fumetteria e compratevi subito il volume 1, qui si sta parlando del primo punteggio pieno che assegno in una recensione... Outcast volume 1 - Un'oscurità lo circonda è infatti il primo materiale che in questa sede si prende il massimo punteggio. 10/10.
Anche se non siete amanti di comics, dategli un'opportunità, fidatevi!


Ci siamo! Il primo articolo di questa nuova veste blog è finito! Spero che per voi sia stata una lettura piacevole! Ho cercato di contenere un po' l'impronta neganniana abituale che ho nello scrivere... difatti ci sono state poche battute, e un linguaggio contenuto. Volevo comunque ricordarvi che Outcast debutterà in TV a Gennaio con la sua serie TV, quindi state pronti, Kyle e i suoi demoni arriveranno sul piccolo schermo!
E poi nulla, ho avuto la fortuna di incontrare Paul per ben 2 volte, persona gentilissima e ultra disponibile, volevo ringraziare ancora saldaPress per la possibilità che ha dato a me e a molti altri, con questo Lucca Comics & Games 2015 e il tour delle fumetterie.
Ci sentiamo presto.
Mi sono dimenticato! Mi raccomando passate a trovarmi sulla pagina facebook! Ciaoooooooo!
Stay Rock!

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